Plusdotazione
Cosa è la Plusdotazione?
Con il termine Plusdotato (internazionalmente “Gifted”, ma anche “Iperdotato”, talvolta“APC”, ossia Alto Potenziale Cognitivo) ci si riferisce a persone con alte capacità e potenziale di sviluppo in uno o più ambiti se confrontati con individui della stessa età ed esperienza. Il plusdotato necessita di una personalizzazione del proprio percorso educativo per realizzare il proprio potenziale. La plusdotazione non conosce confini etnici, culturali o economici, e può coesistere con DSA e BES. (vedere NAGC, National Association for Gifted Children https://www.nagc.org/resources-publications/resources/what-giftedness).
A riguardo, ricorda lo psicologo dott. Cornoldi: «Per esempio, “plusdotazione” è un termine generico che traduce l’altrettanto generico inglese gifted e sta a significare che una persona possiede in qualche aspetto una dotazione fuori del comune. In linea di principio, tutti gli aspetti che riguardano gli esseri umani potrebbero essere considerati come potenziale manifestazione di plusdotazione: intellettivi, artistici, motori e così via, ma, al di là di alcuni usi marginali, solitamente si parla di plusdotazione per riferirsi all’intelligenza, al talento e alla creatività. Come ho cercato di illustrare nei miei studi, si tratta di tre aspetti differenti ma che hanno elementi in comune».
La plusdotazione si manifesta sin dalla tenera età; il bambino plusdotato presenta la caratteristica di avanzare precocemente rispetto ai coetanei nelle varie tappe di acquisizione ed inoltre mostra:
- Processi di ragionamento superiori alla media
- Alte competenze linguistiche
- Sorprendente profondità e sensibilità emotiva sin da piccoli
- Forte curiosità
- Svariati interessi, anche per argomenti particolari/di nicchia
- Spiccata immaginazione
- Facilità di apprendimento
Tutt’oggi la comunità scientifica ed educativa fatica nel trovare una definizione e delle modalità di riconoscimento uguali per tutti.
Il plusdotato dunque è chi:
- Può manifestare grande curiosità e velocità di apprendimento
- Ha un pensiero originale (“divergente”) e prono al fare collegamenti (“arborescente”)
- E’ dotato di una sensibilità particolare
- Può manifestare forte dissincronia tra diverse aree dello sviluppo
- Risulta nel 2% più alto della popolazione, se sottoposto a un test del QI (secondo alcuni approcci, si parla anche di 4% o più)
Nonostante tutto ciò (e altro ancora), può passare inosservato e conformarsi alla “norma”, o rendere al di sotto del proprio potenziale (underachieving).
Pur essendo una caratteristica e NON un DISTURBO da diagnosticare è importante il suo riconoscimento precoce poiché sovente, soprattutto nel contesto scolastico, i bambini con tale profilo possono risultare disattenti e talvolta bizzarri e nelle relazioni con i pari mostrare fatica ed incomprensioni. Scopo principe di un riconoscimento precoce è il benessere del bambino.
Nel sistema scolastico Italiano, a differenza di alcuni stati esteri che prevedono percorsi specializzati o libri di testo differenziati per individuare e promuovere lo sviluppo delle persone plusdotate, ancora non sono state delineate delle chiare modalità di gestione di questi studenti. Tuttavia, la letteratura scientifica e l’esperienza di professionisti ci fa da guida nel supportare gli studenti plusdotati.
L’iter di valutazione coinvolge fondamentalmente lo psicologo che può avvalersi di altri professionisti, a seconda delle caratteristiche della persona ed a seconda di possibile comorbidità con Disturbi del Neurosviluppo .
Presso il CPL troverete professionisti esperti che lavorano in sinergia per:
- Svolgere un’adeguata valutazione (che può coinvolgere più professionisti dell’equipè) che porti alla comprensione del personale profilo di funzionamento, in età evolutiva ed adulta;
- Sviluppare ed accompagnare il potenziale insieme al benessere biopsicosociale del bambino, adolescente, adulto;
- Costruire dialoghi costruttivi scuola-alunno-famiglia;
- Formazione insegnanti.
E’ previsto un primo colloquio informativo gratuito.